12 Maggio 2014. Affonda barcone a Lampedusa. Molti morti
Leggendo dell’ultima tragedia del mare riecheggiano in me i cori matti dell’Europa più becera che urla e si scanna sulla pelle dei propri fratelli. Rimbombano le parole vomitate dai tanti politichini in cerca di seggio che non esitano a scannare il più debole e mi ritorna in mente un testo che mio padre mi donò qualche tempo fa.
Straniero tra stranieri come sono
mi nego con un sorriso sghembo
alla signora che danza a passi larghi
nei mulinelli scuri della notte.
Vivo morendo un poco ogni momento
agli incroci affollati del presente.
E non c’è più passato e non c’è più futuro.
Riposate in pace nella grande bara del Mare nostrum… fratelli!