Gli adolescenti di oggi si dividono in due categorie: quelli che come scopo nella vita hanno bisogno di criticare le altre persone per essere accettati dai propri coetanei e dall’altra parte del muro c’è chi invece “deve” sopportare queste critiche. Leo era un ragazzo di 13 anni che non viveva la sua adolescenza come gli altri. Il migliore amico di Leo era io suo cane Briciola, l’unico che lo sapeva confortare. Al contrario del suo cane, gli altri, i cosiddetti “amici”, lo criticavano per via della sua dislessia. Ogni volta che faceva una passeggiata nel suo quartiere c’era sempre qualcuno che lo guardava male, e le ragazze si scambiavano una risatina ironica. Purtroppo nessuno sapeva che Leo era un ragazzo socievole e alla mano. Un giorno tornò a casa piangendo e disse alla sua mamma che non ce la faceva più e che voleva cambiare scuola, sua madre lo accontentò. La nuova professoressa, dopo avergli dato il benvenuto lo fece sedere vicino a Marco. Lui aveva ancora paura di parlare a causa delle esperienze passate. Durante la ricreazione Marco notò che Leo rimaneva seduto al suo banco, perciò gli andò vicino e incominciò a parlargli. Leo prese coraggio e gli raccontò tutto ciò che aveva passato, Marco per confortarlo gli disse che anche lui si era trovato nella stessa situazione. Piano piano, insieme, ridisegnarono l’immagine che gli altri avevano dipinto di loro.
Magda Varola, Maria Cataldo, Chiara Penna, Sabrina Andriani