Eleonora ha 10 anni, è una bambina, una fanciulla innocente. Come unica preoccupazione dovrebbe avere quella di andare a scuola e studiare. Ma Eleonora non è come le altre: lei si sente una piccola adulta, una piccola bambina grande e intraprendente, una vera e propria adulta in un corpo piccolo e minuto. Quando in casa la mamma e il papà assegnano i compiti a Eleonora e ai suoi tre fratellini, Eleonora si cimenta sempre per avere gli incarichi più importanti, dichiarando di essere in grado di fare tutto, persino di gestire senza il bisogno di un aiuto il suo fratellino Giulio (che a dirla tutta è una vera peste). Però c’è un problema: Eleonora non ottiene mai questi incarichi! Questo perché Eleonora non viene mai creduta quando afferma di essere grande abbastanza per svolgere quei compiti. Quando lei cerca di convincere i grandi di essere una piccola adulta, loro le rispondono con frasi del tipo: ”Si certo! Come no?! ne sono sicuro! Piuttosto, tu sei proprio sicura di riuscire a gestire un incarico più grande di te? hai solo 10 anni! per ora lasciati chiamare piccola!” A queste parole Eleonora si indigna come non mai!!! Si sente così piccola, anzi, troppo piccola, anzi, decisamente troppo piccola. Veramente non riescono a capirla, pensa. Non riescono sul serio a capirla? A questo punto non può sentirsi altro che demoralizzata, tanto da chiudersi in camera e singhiozzare disperatamente. Poi, come di consueto, e come dicono i suoi genitori… ”Apre i rubinetti!” Ad Eleonora dà molto fastidio tutto ciò, non sa proprio che dire…